Cristina Branco è una delle più importanti artiste portoghesi degli ultimi decenni, con un totale di 17 album pubblicati e innumerevoli concerti in tutto il mondo.
Ha iniziato la sua carriera in Olanda, con l'album Cristina Branco in Olanda (1997), riscuotendo un enorme successo in quel paese. Negli anni successivi, il nome di Cristina esplose in tutta Europa, con date sold-out in innumerevoli locali e città.
I suoi lavori successivi, Murmúrios (1998) e Post-Scriptum (2000) hanno rafforzato il successo del suo primo album, e Cristina ha ricevuto due Prix Choc, i prestigiosi premi assegnati dalla rivista francese Le Monde de La Musique.
Nonostante i suoi successi all'estero, è stato solo all'inizio del millennio, con Corpo Iluminado (2001), O Descobridor (2002), un album doppio platino, Sensus (2003), e Ulisses (2005), che Cristina Branco ha finalmente iniziato a essere scoperta e acclamata dal pubblico e dalla stampa portoghese. I paragoni con Amália Rodrigues erano ricorrenti e inevitabili.
Questo è stato seguito da Abril (2007), un album con cover di canzoni di José Afonso, Kronos (2009) e Fado Tango (2011), il suo decimo album in studio, che presenta collaborazioni con autori e compositori rinomati come Mário Laginha, Carlos Tê e Pedro da Silva Martins. L'album mostra i primi segnali che la musica di Cristina potrebbe avere un'altra veste e prefigura la rinascita artistica di Cristina che sarebbe arrivata qualche anno dopo con Menina.
Considerato miglior disco dell'anno dalla Sociedade Portuguesa de Autores (SPA), Menina (2016), è il primo capitolo di una trilogia che comprende il gioviale e caleidoscopico Branco (2018) ed Eva (2020). In queste opere, Cristina riunisce collaborazioni insolite, che attraversano stili, generi, culture e geografie. Il risultato è un'interpretazione innovativa e spontanea dell'espressione musicale tradizionale del Fado.
E' del 2023 Mae, un disco in cui si riavvicina alle radici più profonde del fado, tanto da dire:
'Mãe' è un viaggio di ritorno a casa. La verità è che non mi sono mai immersa tanto nel fado tradizionale come in questa occasione. Non so se in questo modo ho scoperto il "mio fado" or "il" fado, ma alla base di questo disco c'è il processo di conoscere e imparare che ho messo in questo lavoro.