Chiara Civello, romana di origine, ha diviso la sua vita tra Italia, Stati Uniti e Brasile.
Né pop, né jazz, lontanissima dalle classificazioni musicali, con sette dischi all’attivo, un passaggio a Sanremo e avidamente aperta sul mondo, la sua musica potrebbe essere definita da una serie di ossimori: naturalmente sofisticata, globale e italiana.
A Boston e New York si forma artisticamente ed entra in contatto con personaggi come Burt Bacharach e Tony Bennett che la definirà la miglior cantante jazz della sua generazione; è stata la prima italiana a incidere per la leggendaria etichetta Verve. In Brasile trova un’altra casa collaborando con Chico Buarque, Ana Carolina, Maria Gadù, Gilberto Gil, Daniel Jobim e tantissimi altri.
Artista e donna avventurosa, ha metabolizzato le culture dei continenti che ha attraversato e oggi parla e canta in inglese, italiano, portoghese, spagnolo e francese, senza mai prendere fissa dimora, né in una città, né in uno stile.
Lo scorso 19 ottobre Chiara Civello ha pubblicato il brano "Sempre così", una intensissima ballata scritta insieme a Patrizia Cavalli, sua cara amica, sound track del corto "How a child becomes a poet" della pluripremiata registra cinematografica Céline Sciamma. Il brano, insieme al corto, è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia a settembre di quest'anno.