Disponibile da fine giugno 2025
Chiara Civello, romana di origine, ha diviso la sua vita tra Italia, Stati Uniti e Brasile. Né pop, né jazz, lontanissima dalle classificazioni musicali, con sette dischi all’attivo, un passaggio a Sanremo e avidamente aperta sul mondo, la sua musica potrebbe essere definita da una serie di ossimori: naturalmente sofisticata, globale e italiana.
A Boston e New York si forma artisticamente ed entra in contatto con personaggi come Burt Bacharach e Tony Bennett che la definirà la miglior cantante jazz della sua generazione; è stata la prima italiana a incidere per la leggendaria etichetta Verve. In Brasile trova un’altra casa collaborando con Chico Buarque, Ana Carolina, Maria Gadù, Gilberto Gil, Daniel Jobim e tantissimi altri. Artista e donna avventurosa, ha metabolizzato le culture dei continenti che ha attraversato e oggi parla e canta in inglese, italiano, portoghese, spagnolo e francese, senza mai prendere fissa dimora, né in una città, né in uno stile.
"ACUSTICA"
Nell'estate del 2025 Chiara proporrà "Acustica" un concerto che è un’esplorazione dell’impermanenza, intima e profonda, dove la musica diventa meditazione tra improvvisazione e canzone. Pochi strumenti e qualche incursione di elettronica dipingono paesaggi sonori che nascono e si dissolvono, seguendo un ritmo che sfida la linearità, come frammenti di pensieri incompiuti. La voce inconfondibile di Chiara, fragile e potente al tempo stesso, racconta la vulnerabilità, un’emozione che ci avvicina alla nostra essenza più profonda.
Siamo quotidianamente invasi da pensieri che ci distolgono dal presente, e la risposta, sul palco, si trova nella resa al suono d’insieme estemporaneo. Le canzoni non sono punti di partenza, ma tappe di ristoro: oasi di calma in un viaggio che si svolge nell’incertezza. Ogni brano diventa un rifugio, un attimo di compresenza con sé stessi e con il suono collettivo, dove l’improvvisazione apre uno spazio di intimità, un dialogo non verbale che ci riporta al centro di noi stessi.
In questo flusso, la musica si fa cammino senza fretta, un percorso che attraversa il tempo, dove l’unica meta è la trasformazione: quella che avviene nel momento in cui ci arrendiamo alla bellezza effimera e ci permettiamo di essere presenti, in ascolto, nel cuore del suono."
Foto di Azzurra Primavera