'Chi mi conosce sa quanto rispettoso pudore nutro nei confronti della canzone classica napoletana - racconta l’artista - un pudore che negli anni mi ha portato spesso a desistere dal toccare questo scrigno. Tuttavia, dentro di me ha sempre bruciato il “vulío”, una parola della mia lingua madre che io trovo bellissima e che significa “desiderio”». Una parola che ha a che fare anche con le ali del sogno e l’ambizione di rendere omaggio a tutte quelle opere d’arte che hanno sempre illuminato i passi artistici di Joe Barbieri. «Infatti, oggi che ben comprendo quanto nella vita sia importante lasciarsi andare ai gesti d’amore, per non accumulare inutili e tardivi rimpianti, ho sentito fosse arrivato il momento di rendere un dovuto e libero omaggio alla Napoli mia adorata'